Sulle tracce degli antichi romani
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Sulle tracce degli antichi romani
Pavia venne fondata nel I sec a.C. dagli antichi romani con il nome di Ticinum, ma che cosa è rimasto di quel periodo? Dove si trovava l’antico foro? Dove erano situati i Templi e le necropoli? La visita si propone di rispondere a queste e ad altre domande attraverso un itinerario cittadino che, partendo dal Ticino, proseguirà tra le vie del centro storico, per perdersi nell’antico impianto planimetrico a scacchiera, ammirare la statua del Regisole, copia Novecentesca di un' antica statua romana, passeggiare in Piazza Vittoria, antico foro della città, e conoscere le curiosità sul Migliario conservato nei cortili universitari. La visita sarà completata con la presentazione dei reperti presenti presso la sezione romana dei Musei Civici.
- Prima il ponte romano, poi quello medievale, infine lo scempio di una guerra che ne ha visto distruzione e ricostruzione. Il ponte coperto è sicuramente il simbolo di Pavia. Tra le acque che sovrasta, quelle del fiume Ticino, è ancora possibile vedere i plinti dell’antica struttura costruita dai romani.
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- Non sappiamo con precisione chi raffigurasse ma forse, quella del Regisole, era una statua equestre di un imperatore romano. L’uso del passato è d’obbligo, quel monumento rivive infatti nell’attuale copia del 1937, opera dello scultore Francesco Messina.
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- Questa piazza, voluta dai Visconti ampliando l’antico foro romano, rappresenta, e rappresentava nell’antichità, il centro della città. Ancora oggi custodisce sotto di essa, tra i negozi del mercato ipogeo, resti della fognatura romana.
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- Il Cortile del Miliario RomanoAddentrandosi nella sede centrale dell’Università degli Studi di Pavia, una delle più antiche Università italiane, ci si inoltrerà tra cortili abitati da statue e costellati da lapidi. Nel Cortile del Miliario Romano, è ancora presente una delle innumerevoli colonne a indicazione della distanza tra Pavia e Roma.
- Sepolture, profumi, sonagli per scacciare gli spiriti maligni, gioielli, monete e lanterne che illuminavano il cammino nell’aldilà, tutti questi reperti si possono ammirare nella sezione archeologica dei Musei Civici pavesi.
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